Gli esterni della Cattedrale

Santa Maria del Fiore

S. Maria del Fiore come appare nel “Codice Rustici” del XV secolo (Seminario Arcivescovile di Cestello – Firenze)

Veduta ipotetica dell’antica Cattedrale fiorentina di Santa Reparata

La prima chiesa episcopale di Firenze fu l’antichissima basilica di S. Lorenzo, consacrata da S. Ambrogio di Milano nel 394.
Chiesa principale e sede cattedrale della città di Firenze fu poi la basilica di S. Reparata martire, la quale fu costruita nel V o VI secolo e, a più riprese, ampliata e restaurata nei secoli successivi.
Quando ne fu decretato il totale e più vasto rifacimento, necessario a causa di una intensa crescita demografica, il cardinale Valeriano, legato di Bonifacio VIII, pose solennemente la prima pietra della nuova basilica nella festa della Natività della Madonna del 1296. Solo nel 1436 la chiesa venne consacrata da P.P. Eugenio IV, con il titolo di Santa Maria del Fiore. Il “Fiore”, secondo un documento del primo ‘400, sarebbe Cristo, germogliato sullo stelo (Maria), che sorge dalla radice della famiglia di Davide.

II Duomo che si visita oggi è il risultato di 170 anni di lavoro.
La prima pietra della facciata venne posta l’ 8 settembre 1296, su progetto di Arnolfo di Cambio che, simultaneamente, diresse la costruzione di Santa Croce e del Palazzo della Signoria.
Il progetto arnolfiano subì, però, numerose modifiche, soprattutto ad opera di Francesco Talenti, capomastro a partire dalla metà del ‘300.
Le cappelle radiali ad est vennero ultimate nel primo ‘400 e la gigantesca cupola, progettata da Filippo Brunelleschi, venne costruita in appena 16 anni, dal 1418 al 1434, “structura si grande, erta sopra e cieli, ampla da coprire con sua ombra tutti e popoli toscani”, come scrisse allora Leon Battista Alberti.

Veduta della Cupola di Santa Maria del Fiore

Filippo Brunelleschi

Statua di Filippo Brunelleschi

La lanterna, su disegno del Brunelleschi, fu realizzata dopo la morte dell’ artista (1446) mentre la palla di rame dorato con la croce, contenente reliquie sacre, opera di Andrea del Verrocchio, venne collocata nel 1466.

Madonna con bambino di Tito Sarrocchi

L’ultima componente di Santa Maria del Fiore ad essere realizzata fu la facciata, eseguita su progetto di Emilio De Fabris tra il 1871 ed il 1887, in uno stile neo-gotico che richiama il gotico “vero” del Campanile e dei portali sui fianchi del Duomo.
Questa facciata, come quella arnolfiana, onora la Madre di Cristo. Infatti nel frontone  sopra la porta centrale, spicca una statua di Tito Sarrocchi, raffigurante Maria in trono con uno scettro di fiori, che domina il restante spazio architettonico, caratterizzato da personaggi dell’ambiente fiorentino.

Nei mosaici delle lunette sono ritratti:
a sinistra La Carità fra i fondatori delle istituzioni filantropiche fiorentine, al centro Cristo in trono con Maria e san Giovanni Battista, a destra Artigiani, mercanti e umanisti fiorentini che omaggiano la Vergine.

Mosaici della Facciata di Santa Maria del Fiore