Cupola, vetrate, coro
Cattedrale di Santa Maria del Fiore
Le 44 vetrate del Duomo costituiscono il più monumentale programma di arte vetraria nell’ Italia tre-quattrocentesca. Raffigurano santi dell’Antico e del Nuovo Testamento (nella navata e transetti) e scene della vita di Cristo e Maria (negli occhi del tamburo). L’ elenco degli autori include i massimi nomi dell’arte fiorentina del primo Rinascimento: Donatello, Ghiberti, Paolo Uccello, Andrea del Castagno.
Le 44 vetrate del Duomo costituiscono il più monumentale programma di arte vetraria nell’ Italia tre-quattrocentesca. Raffigurano santi dell’Antico e del Nuovo Testamento (nella navata e transetti) e scene della vita di Cristo e Maria (negli occhi del tamburo). L’ elenco degli autori include i massimi nomi dell’arte fiorentina del primo Rinascimento: Donatello, Ghiberti, Paolo Uccello, Andrea del Castagno.
II punto culminante è l’area sotto la cupola, delimitata dal coro e dall’altare maggiore.
La decorazione della cupola, che Brunelleschi (secondo antiche fonti) aveva concepito a mosaico, fu realizzata ad affresco tra il 1572 ed il 1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Il tema iconografico è lo stesso che troviamo in Battistero: il Giudizio Universale. Nella zona centrale, domina infatti la figura del Cristo Risorto, Giudice dei vivi e dei morti.
Gli affreschi della cupola sono stati oggetto di un restauro globale tra il 1978 ed il 1994.
A) I 24 Anziani di Apoc. 4 B) Cori Angelici con strumenti della Passione C) Cristo, Maria e Santi D) Virtù, beatitudini, doni dello Spirito Santo E) Vizi e l’inferno
F) Vetrate del tamburo:
1) Donatello, Incoronazione della Vergine. 2) Paolo Uccello, Resurrezione di Cristo. 3) Andrea del Castagno, Deposizione di Cristo. 4) Paolo Uccello, Natività di Cristo. 5) Paolo Uccello, Annunciazione a Maria (vetrata distrutta). 6) Lorenzo Ghiberti, Presentazione di Cristo al Tempio. 7) Lorenzo Ghiberti, Orazione di Cristo nell’ orto. 8) Lorenzo Ghiberti, Ascensione di Cristo in Cielo.
Dell’antico coro, originariamente adorno di una sovra-struttura con colonne ed architravi, oggi rimane solo il muro di sostegno, con raffigurazioni di profeti scolpite dal Bandinelli e dai suoi collaboratori.
Dal 1973 al suo interno si trova l’altare posizionato prospiciente l’assemblea, in conformità con le riforme liturgiche del Concilio Vaticano II. Al centro del coro è posta la “cattedra” (la sedia episcopale), da cui deriva il nome “cattedrale” attribuito alla chiesa in cui il Vescovo celebra.
Il Cristo del grande crocifisso dietro la cattedra è di Benedetto da Maiano (c. 1495-97).
Dietro il coro è situata la sacrestia “delle Messe” o “dei Canonici”: un ambiente decorato con pannelli di legno intarsiato, eseguiti da maestri fiorentini del ‘400 e restaurati dopo l’alluvione del 1966. Qui si conservano i paramenti, i libri e gli arredi sacri utilizzati per il culto. All’esterno, sopra la porta, domina la Resurrezione di Cristo, di Luca Della Robbia, in terracotta invetriata.