Cupola, vetrate, coro

Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Le 44 vetrate del Duomo costituiscono il più monumentale programma di arte vetraria nell’ Italia tre-quattrocentesca. Raffigurano santi dell’Antico e del Nuovo Testamento (nella navata e transetti) e scene della vita di Cristo e Maria (negli occhi del tamburo). L’ elenco degli autori include i massimi nomi dell’arte fiorentina del primo Rinascimento: Donatello, Ghiberti, Paolo Uccello, Andrea del Castagno.

Le 44 vetrate del Duomo costituiscono il più monumentale programma di arte vetraria nell’ Italia tre-quattrocentesca. Raffigurano santi dell’Antico e del Nuovo Testamento (nella navata e transetti) e scene della vita di Cristo e Maria (negli occhi del tamburo). L’ elenco degli autori include i massimi nomi dell’arte fiorentina del primo Rinascimento: Donatello, Ghiberti, Paolo Uccello, Andrea del Castagno.

Dell’antico coro, originariamente adorno di una sovra-struttura con colonne ed architravi, oggi rimane solo il muro di sostegno, con raffigurazioni di profeti scolpite dal Bandinelli e dai suoi collaboratori.
Dal 1973 al suo interno si trova l’altare posizionato prospiciente l’assemblea, in conformità con le riforme liturgiche del Concilio Vaticano II. Al centro del coro è posta la “cattedra” (la sedia episcopale), da cui deriva il nome “cattedrale” attribuito alla chiesa in cui il Vescovo celebra.
Il Cristo del grande crocifisso dietro la cattedra è di Benedetto da Maiano (c. 1495-97).

Dietro il coro è situata la sacrestia “delle Messe” o “dei Canonici”: un ambiente decorato con pannelli di legno intarsiato, eseguiti da maestri fiorentini del ‘400 e restaurati dopo l’alluvione del 1966. Qui si conservano i paramenti, i libri e gli arredi sacri utilizzati per il culto.  All’esterno, sopra la porta, domina la Resurrezione di Cristo, di Luca Della Robbia, in terracotta invetriata.