Esterni del Battistero
Battistero di San Giovanni
Il Battistero di San Giovanni, il più antico monumento della piazza, fu ritenuto per molti secoli un tempio pagano “convertito” ad uso cristiano.
In effetti, già sul finire dell’antichità – nel secolo V o forse VI – sorse qui un primitivo battistero di fronte a Santa Reparata, la cattedrale di allora.
Questo primo battistero doveva essere simile all’ attuale anche nella forma ottagonale simboleggiante “l’ octava dies”, “l’ ottavo giorno” – il tempo del Cristo Risorto.
A partire dalla metà dell’XI secolo, il Battistero venne ricostruito nelle dimensioni attuali ed arricchito di marmi pregiati, di cui molti provenienti da edifici antichi. Nei secoli XII e XIII la nuova struttura, venne ampliata con l’aggiunta della cupola monumentale e della “scarsella” (l’abside rettangolare a ovest), divenendo motivo di orgoglio cittadino, tanto che Dante, con orgoglio civico, lo definì il “bel San Giovanni”.
Dal 1300 al 1500 vennero collocate le tre porte bronzee ed i gruppi scultorei sovrastanti le medesime.
La più antica, la porta sud eseguita da Andrea Pisano, raffigura la vita di San Giovanni Battista, titolare del Battistero e patrono della città.
La porta nord, di Lorenzo Ghiberti, mostra scene della vita di Cristo. Dello stesso artista è la porta est, denominata da Michelangelo “porta del Paradiso”, che rappresenta scene tratte dall’Antico Testamento.